mercoledì 6 maggio 2020

COME I PAPAVERI




Come i papaveri abbarbicati ai muri
come un gatto che sta dietro alle sbarre
guardando il mondo, d'anarchica certezza e d'ironia
quand'anche cacciati siam dal campo dei pesticidi
dal vostro mondo, dalla normalità che decantate
dalla paura della morte, che voi avete
essere laterali restar chiusi fuori,
arrampicarci solo dove resta un posto
osservare il vostro andare e fare stando su una finestra
espulsi dal vostro desco a cui non ci volete
dove voi giudicate, dove voi condannate
dove credete di controllare il mondo.
Come quel gatto che sta dietro alle sbarre, ve l'abbiam detto
noi vi guardiamo ed aspettiam che tutto cambi
Perché cambiare deve … e cambierà
chè più non vi sopporta questo mondo


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