martedì 25 agosto 2020

ILLUMINAZIONE


Spesso si cerca l'illuminazione nella eclatanza miracolistica, ci si aspetta che essa derivi da un avvenimento notevole, così come si ritiene che una vita avventurosa sia necessariamente migliore di una legata agli avvenimenti più normali.

È una sorta di dipendenza miracolistica, tipica delle religioni, che nega, implicitamente, che l'illuminazione possa esistere in una vita “normale”.

Essa è in sé anormale ed è in sé avvenimento miracoloso, non abbisogna di alcun supporto karmico esteriore.

Essa vive, dormiente, in ogni essere vivente, umano o meno, non è necessariamente legata ad alcun avvenimento, semplicemente è.

La connessione con l'Uno e con il Tutto è lì, a disposizione, insita in ognuno di noi in quanto parte. Ogni “Anima Grande” lo ha ripetuto, santificata o meno che fosse, eretica od ortodossa, religiosa o spiritualista, non è affatto importante; vedere le connessioni che come fili dorati e leggeri ci collegano all'universo è l'inizio di una superiore comprensione, la difficoltà sta nel vedere qualche cosa che è, semplicemente, lì.

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