domenica 2 agosto 2020

LASCIATEMELO DIRE


Son stanco di commemorazioni

di contar morti che non vendicheremo mai

d'un pagherete caro in cui nessuno paga

Son stanco d'un paese che non vuole ricordare

che dimentica sé stesso e la sua storia

Son stanco di bandiere e di cortei

che non san cambiare nulla, nemmeno noi

Son stanco di ritrovarmi solo

lì davanti con il mio sasso in mano

Son stanco di vedere e di capire

di leggere fra le righe del racconto

D'essere tradito in ogni mia speranza

Usato a portar l'acqua e poi lasciato lì... dimenticato.

D'esser cresciuto nell'anima, d'aver forse capito

certo non tutto, ma intuito qualche cosa

E alla fine lasciatemelo dire

Son stanco di frammenti

scaglie multicolori sparse, d'una bottiglia rotta

D'un sogno, una visione che avete consumato

d'immaginarvi belli, meglio di come siete

di perdonare voi e me e di capire

di cercar nuovi linguaggi per adattarmi al tempo

Sono abbastanza vecchio per mandarvi affanculo

e poi venir con voi se è necessario, per condividere

Ancora pur se non meritate, lo faccio per me

per non dovermi sputare quando viene mattina



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