lunedì 28 ottobre 2019

MA CHE SENSO HA?




Lettera aperta di giandiego marigo alla sinistra che non c'è

La sconfitta umbra non mi appartiene, essa è motivata da anni di potere d'area piddina ex PCI, da anni di svendite e compromessi … non sono mai stato di quest'area, nemmeno quando per pochi mesi mi sono avvicinato a loro (ingannato dalla favola grottesca del bipolarismo) … uno dei miei moltissimi errori.
Detto questo, resta il sapore della debacle culturale d'una regione con una tradizione precisa che si affida alla peggiore destra nella storia di questo paese dopo quella mussoliniana e nazifascista.
Che senso ha quindi essere minoranza ininfluente in una minoranza che, fra l'altro, è fortemente infettata dai valori di una maggioranza indecente?
Che senso ha testimoniare rifacendosi a definizioni del passato che oggi diventano inutili, grottesche e, soprattutto,inascoltate?
Che senso ha rappresentare un popolo che per primo raccoglierebbe merda e fango per prendermi di mira alla berlina? Che assisterebbe vociando e bevendo birra alla mia esecuzione capitale?
Alfabetizzare , educare chi, un popolo che ci disprezza? Una marmaglia di diplomati bilaureati, masterizzanti che non hanno mai letto una pagina di storia?
Oppure come molti assistere e partecipare a quelle che chiamano “lotte di resistenza” per poi raccogliere lo 0,01 percentuale in votazioni inutili di una democrazia che non è nemmeno più formale?
Durante il ventennio fascista, pur nella sua totale degenerione, esisteva una vera minoranza ed essa era intrisa di valori fondanti, trovava unità su questi. Oggi siamo inpantanati in un bipolarismo degenerato dove solo la destra trova vera unità mentre in quella che dovrebbe essere la sinistra esiste solo confusione e il Nulla. L'Italia è un paese con molte destre e nessuna sinistra … e quella che c'è è il rimasuglio di una testimonianza che va via via consumandosi sino a scomparire e che mentre lo fa riesce soltanto a litigare ed auto-lesionarsi.
L'illusione delle ideologie, quantomeno di quelle egualitarie e libertarie è ormai solo speculazione teorica … non fa più male a nessuno.
L'Italia è lontanissima dal Cile e comunque anche lì milioni di persone non riescono più a fare la storia. Il liberismo vince anche di fronte alle masse, al massimo rinvia di qualche giorno o mese.
Non mi arrenderò, non temete, io resto quel che sono, in me gli anni della contestazione hanno operato un vero cambiamento e ne sono stra-contento, è una modificazione totale e profonda dalla quale non posso e non voglio scantonare, ma, come dice uno squisito intellettuale amico mio, “le condizioni oggettive esistono”.
Ho 64 anni e sono invalido, il mio cuore è fragile … perchè devo morire per chi insaponerebbe la mia corda? Essere quel che sono è già molto difficile, scrivere quel che scrivo, oggi, fa comunque di me un anarchico ed un diverso, un asistemico vero … mi fermo lì.
Torno fra le braccia di anarchia … lontano dal frastuono dell'inutilità e dal rimbombare delle frasi fatte e delle citazione di oscuri inutili e ininfluenti leader pronti a tradire al prospettarsi del primo sgabello di seconda fila libero.
Non sto tradendo me stesso ed ancor meno un'idea, non l'ho mai fatto, nonostante tutto il mio vagare … torno laddove sono nati i miei motivi, nell'antagonismo di contenuto, nella diversità auto-cosciente di una scelta di vita altra dal sistema, in un non-luogo da dove posso dare dell'imbecille a chi mi pare.
È una scelta individualistica? Può essere, ma per chi dovrei rinunciarvi?
Per portare acqua a qualche Leader che poi si svenderà appena può? Oppure per farmi ipnotizzare dalla compulsiva ripetizione di frasi fatte? Basta! Ho già dato e ridato. Ho portato acqua per tanti troppi anni … ho scritto, ho teorizzato, ho creduto, ho combattuto, versato lacrime e pagato  … a cosa è servito?
La sconfitta umbra è totale e non riguarda solo l'Umbria che in fondo è solo una regione, ma è profondamente culturale, contenutistica e negarlo è stupido ed io non lo sono affatto.
Cambiare? L'esperienz,a dall'arcobaleno in poi, dimostra che non è possibile, che le vecchie cancrene pesano troppo, che si ritorna sempre lì … che si riesce solo a passare da un leader ridicolo all'altro per finire sempre sempre agli sgabelli di seconda fila di cui abbiamo già parlato … che l'unica alternativa proposta oggi è il qualunquismo vociante d'un guitto manovrato.
Questa è una lettera d'addio ma non di sconfitta, io me ne vado per salvarmi. Non vi cercherò più, ma continuerò ad essere io, a scrivere, a dire la mia … a pensare.
Non mi metto a collaborare anzi, me ne vado per poter essere libero di non farlo … di rifiutare questo sistema. Sul serio però e non a chiacchiere. Nei comportamenti del quotidiano, nell'essere.
Se pensate di avere qualche cosa da condividere con me venite a cercarmi io sono qui, come sempre. Bene! Per quei due che sono arrivati sin qui a leggere grazie!. Sapete dove trovarmi. Per quelli che hanno già stralciato un giudizio arrivederci e grazie anche a voi (siete prevedibili e scontati). 
Per quelli che si compiacciono che ce ne sia uno di meno a rompere i coglioni ... non è così, mi ascoltavano in pochi prima e saranno anche meno adesso, ma io continuerò a rompere ... mi spiace per voi. solo lo farò su questioni spirituali che sono poi "le mie questioni", ma che a voi fanno persino più male
Non mi cercherà nessuno, ci sono abituato, è già successo e i comunisti-socialisti non hanno tempo da perdere dietro agli individui. Loro devono salvare il mondo … quello stesso che ci deride e ci crocifigge.

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