lunedì 28 agosto 2017

LA MIA FOLLIA



LA MIA FOLLIA

Chi siete voi per narrarmi il vostro Dio…

Pretendendo di conoscerne i dettami…
Lui vi ha telefonato?
Interpretando i libri a vostra grazia
Peccate di superbia!
Del peccato…poi…cosa sapete voi per definirlo
Cosa so io…?
Quante parole conoscete, poi, per farne immagine
Di chi non potrà mai esser descritto
Di chi è al di là d’ogni parola d’uomo
Voi avete il vostro iddio…ed è sempre degli eserciti
Di Lui glorificate un solo aspetto
Di Lui negate mille e mille nomi
Con quella fiaba che ancor ci raccontate…
D’un Satanasso in giro per il mondo
Per far disastri ed indurci in tentazione…
Chi mai l’avrà mandato?
Egli è diverso da ogni immaginazione
Infiniti colori
Quell’altro invece… è solamente un impiegato
Voi, che prendete vite
poi avete pretese a giudicare
Uno dei nomi suoi è misericordia
Il bene poi…è soprattutto scelta
Che quotidianamente si rinnova
È tutta personale
Che avete scelto voi che v’arrogate?
Voi…che stringete cupidi stò mondo
Quasi che fosse vostro
Di quanto siete più figli di Dio
Per trattenerlo all’infinito in vostre mani?
Per poi decider voi di guerra, fame e sorte
Voi…noi…io…figli dell’egoismo
Con questa rabbia, poi, che monta dentro
Che è peccato
Che m’allontana ancora da quell’ultimo destino
Ma che ricade e poi va ad ammorbidire
feconda e fertilizza dura terra
Così come con voi…fratelli…
compagni…disperati
Voi che intuiste, sentendovi vicini dal di dentro
Per condivisione, istinto
per senso della musica e del ritmo
Per tolleranza
voglia di tenerezza…di pace…
Per senso di giustizia
La religione è l’oppio ma la conoscenza è il sale
Ma è nello spirito che senz’altro sta il motivo
Questa è un piccola scheggia della mia follia
Su…ora ditemi di voi 

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