Visualizzazione post con etichetta RAZZISMO E CAMPI.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta RAZZISMO E CAMPI.. Mostra tutti i post

domenica 19 settembre 2021

L'ULTIMA FRONTIERA DEL RICATTO

 



di giandiego marigo


Non lo è purtroppo, ne vedremo ancora e di peggio, una volta che abbiano isolato gli “irriducibili”.

Assisteremo allora alla privazione degli ultimi diritti fondamentali sull'onda della proposta omicida del CODACONS, per esempio, di privarli del reddito di cittadinanza e della pensione.

MORTE PER FAME! O ti pieghi oppure muori!!! il concetto assoluto di una dittatura!

Condanna a morte! Per non avere commesso nessun reato, solo per essere convinti del diritto assoluto d'essere padroni del proprio corpo.

Con un sistema medioevale... per fame dopo averli esibiti alla berlina; certo le metodologie sono aggiornate, gli strumenti moderni,, ma la sostanza è quella.

Fa ribrezzo e nausea, a chi ancora conservi un minimo di logica umana, l'adesione dei molti a questi apparati propagandistici, ci ricorda le piazze piene degli Hitler e dei Mussolini... e come allora la chiave è l'obbedienza pronta ed assoluta.

Peggio se si considera che i primi “messaggeri” di questa deformante realtà sono coloro, che sino a ieri ci hanno parlato di accoglienza, di mondo migliore, di eguaglianza fra i diversi... di libertà. È umiliante e doloroso... fa rabbia!

Fa ridere e piangere insieme la considerazione dell'ipocrisia ricorrente, che trasferisce povertà, disperazione, solitudine e miseria fuori da noi, esternalizzandola (va tanto di moda di questi tempi).

Relegandola sui tragici barconi del Mediterraneo, alle guerre lontane, alle donne afghane... lontano da noi, diversamente da qui, dove i medesimi accoglienti a singhiozzo elaborano complicate torture psicologiche e fisiche per chi pensa diversamente da loro.

Per fare questo prostituiscono e piegano alle loro esigenze omicide ogni legge, ogni criterio, ogni etica e morale.

Modificano le basi, già di per sé intrise di ipocrisia, delle loro stesse religioni. Inventano nuovi criteri di scomunica,elevano agli altari nuovi feticci santificati. Inventando nuovi dogmi.

Hanno saputo aspettare che un'influenza molto forte arrivasse e forse hanno persino dovuto inventarsela e farla uscire dai loro laboratori, per potere piegare il mondo ai loro voleri.

Povera Italia laboratorio sperimentale d'un nuovo nazismo in camicia bianca, u nazismo finanziario, che arriverà ai campi con tutta calma, che possedendo finalmente le banche, non verrà fermato con escamotage finanziari.

Personalmente soffro, anche se i pochi amici rimastimi mi confortano, nel vedere le schiere canute dei miei vecchi “compagni” compatti in difesa del fortino del potere. Intrisi di paura, innalzando bandiere strappate e parodie d'antifascismo, in un mondo che sta ricorrendo alle peggiori memorie delle peggiori dittature, imbellettandole con una spolverata di cipria informatico-modernista. È penoso, umiliante sentire la loro veemenza, l'ironia tagliente... in ultima analisi l'odio con il quale ti affrontano. È una stupida gara senza senso a chi odia di più!. Ci hanno divisi, hanno creato una nuova Maggioranza Rumorosa e con la vocazione al linciaggio. Non hanno dovuto faticare, l'umanità ha sempre covato in sé questa vocazione... loro l'hanno solo vivificata.



venerdì 26 luglio 2019

D'IGNAVIA E PERBENISMO AVVOLTI



Dè voi, che camminate compiaciuti
dentro a bolle d'odio, come fosse normale
di banalità e frasi fatte, dolenti, rancorose litanie
ripetute, come mantra. uscendo dalla messa
oppure sorseggiando il vostro “Drink”
Guardandovi fra voi nel dar ragione
Uniti per vostra pelle e l'esser nati
dove la guerra per ora ancor non passa.
Pur nonostante voi stessi foste, schiavi e migranti
Voi che volutamente cercaste l'ignoranza
d'ignavia e perbenismo avvolti, fingete di non vedere
ed ogni volta che qualcuno cade o sbaglia
e voi vi chiedete se è straniero.
È facile per voi tirare sassi a chi viene messo alla berlina
Voi che provate gusto all'insultare
Voi che vi stimate d'esser gruppo
d'essere bianchi occidentali, d'esser cristiani
E mentre Cristo vi muore un'altra volta
voi girerete il capo e chiederete
ancora come sempre, un'altra volta
se Lui, per caso, sia straniero e negro


giovedì 30 maggio 2019

NON FERMERETE NULLA




Non fermerete il bisogno, Non fermerete paura e guerra
Non fermerete voi disperazione
Piuttosto le nutrirete con il vostro odio
Esse s’ingrassano anzi dell’egoismo e di competizione.
Fermate pure le navi ed essi verranno giù dalle montagne
Voi non potrete mai fermare questo mondo
Voi non devierete il cammino della storia … e del destino
Questo mondo s’è fatto di migranze
Sempre e da sempre è nomade nel sangue
Anche se vostra stupidità lo nega.
Voi nutriste follia, voi fomentaste guerre
per il potere, per il denaro oppure solamente per diletto
per la deformazione stolta e malata di quel che definite vostro intelletto
Sentendovi in questo superiori … e bianchi, moderni e occidentali.
Sentendovi voi forti giudaici e cristiani, musulmani o induisti
E supponendo d’essere quel qualche cosa in più,
vedendovi vestiti da padroni, ma il vostro DNA vi fece schiavi
né più né meno, ma esattamente uguali.
Non fermerete nulla neanche coi vostri muri
potrete se vorrete, sterminare, ma pagherete il conto.
Perchè ci sono cose che non si fermeranno mai
Spaventatevi voi per l’uomo nero, ma è vostra golosità che lo costrinse
Vostro il concetto per cui … v’appartenesse il mondo e casa loro
e le foreste, l’oro con i diamanti e il coltan
e poi lo Stagno, con il Petrolio e il Gas
tutto quel che rubaste … ora ritorna indietro
vestito da mendicante e disperato


giovedì 4 aprile 2019

NESSUNA LACRIMA




Nessuna lacrima per loro nessuno piangerà la partenza
Son morti in quel braccio di mare, solo quello ci sarà per loro
Acqua salata, rumore d'onde e paura
Chi è morto?” Nessuno!”
mentre l’onda ritorna e riparte
Così come fu, come è, come sempre sarà
Nessun rimpianto, nessuna memoria, nessun cordoglio
Solo parole vuote a ricordarne la fine
Un accenno statistico … numeri
Eppure calcarono il suolo, percorsero il loro cammino
Soffrirono e piansero, sputarono a terra, divisero il pane
Stesso sangue, stessa strada, uguale cammino
Un passo via l’altro, un respiro via l’altro
Come me
Come te
Come ognuno di noi
Eppure non seppero mai, cosa fosse un diritto
Nessuno piangerà mai per loro
Nè oggi né mai


domenica 3 febbraio 2019

MURI!


Costruttori di muri cercano gloria
son giorni, questi, adatti proprio a loro
Artisti del design con filo e spina
anime grette, inventori di confini.
Son tempi duri, giorni d’intolleranza
racconti disperati d’acqua salata e sangue.
Ciò che guastammo ieri ora bussa alla nostra porta
noi altri istupiditi … incattiviti e tristi.
Noi, che non sappiamo aprirla, noi non abbiam più cuore
Noi, che non abbiam memoria
chiusi d’aridità, siamo così campioni d’egoismo.
Schiavi dei venditori di menzogna
d’odio e di cattiveria, stupidità e stoltezza.
Noi siam testimonianza e monumento
ascoltiamo osannandoli i mestatori d’odio;
profeti della sventura, d’arroganza e superbia.
Convinti come siamo: d’esser nel giusto, dì aver persin diritto
D'un Cristo, il nostr, chiamato solo se conviene.
Noi non chiediam perdono, noi non lo meritiamo
Così arroganti e certi di aver più che ragione.
Giorno verrà, per tutti, d’aver davanti un uscio e di bussare
ci renderanno allora quello che avremo dato?
Se c’è giustizia … o anche solo l’equilibrio



martedì 22 gennaio 2019

MIGRANTI



In un braccio di mare giocammo la vita
perdendola … sin troppo spesso
sfidando la sorte dentro a un carro bestiame,
dondolando dolenti le onde
Varcammo il confine del sogno sbiadito
in orrendi container, per venir qui da voi,
come gli ultimi servi
Dagli angoli bui dalle vostre baracche
per chiedervi un pezzo di pane
Noi! I poveri … d’un mondo perfetto
Qui! Dove ognuno ci scaccia
Proprio qui! Dove nessuno ci vuole.
Scommettere la propria vita inseguendo speranza
fuggendo la guerra, la fame seguiti dappresso dalla disperazione.
Credendo in un mito ch’è falso, gonfiato
seguendo il miraggio di Fata Morgana
Partimmo, pagando di sangue e dolore nostra assurda speranza
Il tempo segnato dal rollio di una barca dal rumore continuo d’un treno
sulle strade d’Europa matrigna al confine di un Eden selvaggio.
Perchè il posto da dove venimmo è persino peggiore di questo
perchè la terra dove noi siamo nati
oggi gronda di sangue


mercoledì 28 novembre 2018

STRANIERO


Straniero dai vostri confini inventati
pur essendo nato sulla stessa terra
Sotto il medesimo cielo, le stesse stelle
Straniero dalla vostra mente
e dalle strade tracciate dal perbenismo
Eppure son come voi ed ho lo stesso sangue
Straniero e cammino fra voi e vi sono eguale
le stesse strade … le stesse case … i medesimi bisogni
Come se fossi Rom, nero, palestinese, ebreo
o un omosessuale, una donna oppure Down … straniero
che è sempre meglio di essere quello che voi siete
Straniero così mi sento e questo sono
al di là dei muri, dei cannoni, dei confini tracciati
Figlio del mondo e quindi uno straniero per voi …. meglio così


domenica 11 novembre 2018

IL SUONATORE DI VIOLINO


Il suonatore di violino è in piazza,
lui suona Bach e Mozart, con maestria
ma nessuno lo ascolta per davvero
Il suonatore di violino ha freddo ed una storia
Lui esiste … è qui, eppur non c’è
trasparente ai molti, sordi e ignoranti
Il suonatore d i violino è slavo e forse è il motivo
porta scritto il suo destino dentro al sangue ha il tratto Rom
Tocca tutte le note e lo accarezza il suo violino
lui non sbaglia … mai, neanche una stecca.
È un morsicista vero … lui sa suonare
Troppi, ci passano di là senza ascoltare
senza sentire, e poi tirando dritto
E’ povertà diffusa, ma non dirlo.
È straniero lui anche europeo
ed il povero e lì che applaude il povero
Lì … mentre il più ricco passa
a volte anche lasciando una moneta


giovedì 16 agosto 2018

NESSUNO E' INNOCENTE





Confini segnati dal filo spinato
Speranze finite, disperse e bruciate.
Ridotte nel fumo d’un oscuro camino.
Una neve d’orrenda fattura che cade d’intorno.
Nessuno si scordi! Nessuno si chiami di fuori
Nessuno, alla fine, è davvero innocente
Che resti di monito!
E Sebbene non serva e non paghi vendetta.
Che resti per sempre
nei nostri, nei vostri ed in tutti i racconti.
Ricordo dev’essere, ho detto! ma senza rancore.
Memoria !
La nostra memoria però, non potrà…
non dovrà cancellare
Che serva!…
Perché sia bagaglio sia ai figli che ai padri.
Che serva per tutti a noi come a voi
Perché poi nessuno ripeta follia
di nuovo a insozzare la terra
Adducendo ragioni, cercando motivi
Non c’è scusa all’orrore
Non esiste un motivo
Paura dell’altro,superbia?
D’orrenda arroganza macchiammo il loro cammino
Nella casa dell’uomo c’è posto per tutti
Non si serri il portone,
non si chiuda di fuori nessuno
nella mensa c’è pane e c’è il vino
non c’è prediletto o secondo arrivato, né figlio cadetto
Questa casa ha dovizia di doni per ciascuno di noi



sabato 21 luglio 2018

CHIUDIAMO GLI OCCHI




Chiudiamo gli occhi e ben serrato il cuore
di fronte a quel che avviene.
Laviamoci la coscienza col non sapere
C
on il passar di lì per caso quasi fossimo noi i migranti
gli zingari … i poveri, i deportati e gli ultimi
D'
una morale stracciata, d’un pensiero difforme
Non guardiamo alla Grecia non guardiamo alla Spagna
non guardiamo nemmeno a Lampedusa
N
oi non vediamo niente, noi siamo ignavi
non c’entriamo, non è nostra la colpa
non sta nei nostri eccessi
i nostri vizi non c’entrano con questo.
Siamo perbene, noi, siamo puliti, asciutti
C'
è così poco per noi, come possiamo dare?
E non vediamo, sì come non vedemmo
E non guardiamo. sì come non guardammo
C
opriamo d’ipocrisia quel che pensiam bisogno
Mentre il mare ci affoga la coscienza
dall’Adriatico, dal Tirreno … tutto il Mediterraneo
ormai fatto di lacrime di sangue … e di dolore.
E l’urlo non arriva al nostro nulla.
Non è mio il dolore… non qui da me che non ho niente
C
ercatene quindi altrove … qui non c’è posto
D’Europa sfatta e d’una civiltà perduta
d’un trauma mai sopito e di quei campi
C
he sempre ed ancora reinventiamo
Occhieggiano e rispuntano nella nostra coscienza,
mai pulita.
Viviam la rimozione fingendo di non vederla
APRI I TUOI OCCHI E GIRA LA TUA TESTA
Guarda la Grecia e vedi anche la Spagna
spingi il tuo sguardo sino in fondo
al mar di Lampedusa
Guarda quell’Adriatico
un tempo solo mare di vacanze
Se tu facessi questo forse vedresti
magasi potresti anche capire
Mentre ai tuoi c0nfini si consuma la vergogna