FURIA
Parole
grosse, che escono da sole
Non
c’è controllo ed il cervello è assente
Stringe
allo stomaco confondendoci la mente
E
ci riduce a un imbecille, a un deficiente.
Quante
parole dedicammo alla pazienza
Elogi
a tolleranza, teorie sulla bontà
E
l’anima e la mente superiore
E
l’ascoltare e via così dicendo
Riempimmo
l’aria di teorie siffatte
Con
gli anni dedicati alla coscienza
che
nel cervello sia un quid di superiore
Che
noi possiamo essere angeli
volendo
Noi
ci riempimmo lo stomaco di boria
Di
una superiorità mai dimostrata
di
teorie
Ch’è
dello spirito che siamo somiglianza
Non
d’animali
Ch’è
nei comportamenti che si distingue poi l’altezza
lo
spessore ed il valor dell’uomo nuovo
PER
ANNI RIPETEMMO E TUTTAVIA
Tutto
giocammo per un secondo di follia
Tutto
rischiammo per un attimo di rabbia
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