L'IO
PERSISTENTE
Non
faccio altro che vivere la vita
Un
giorno dopo l’altro, nell’attesa
Lascio
che il tempo si appropri del mio passo
Però
non ho imparato a non pensarmi io
D’essere
parte, uno fra i molti, scheggia divina
Fotone
nella luce, tono d’arcobaleno
A
non sperar, per me, ch’io debba impormi
Ché
non v’è gara e che non c’è traguardo
Ch’è
un’illusione questa competizione
Assurda
gara, non vince mai nessuno
Inizio
e fine son già assegnati e certi
Non
vi è premio e nemmeno derisione
non
è un combattimento questa vita
Anche
se tal ci appare
A
quell’appuntamento noi arriveremo nudi
L’unico
abito quello con cui nascemmo
Non
è una frase fatta, ma è coscienza
E’
regola del gioco, verità
Tutto
quest’affannarsi per avere
E
il non guardare a come lo facciamo
Questo
l’errore nostro, la condanna
Noi
che siam supponenza
Noi
arroganza
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