Questa per voi signori è la storia breve
d’una
volpe astuta che andò al mercato
Comprò
un vestito bene azzimato
Comprò
il sorriso che tutti conquista
Superò
tre città scavalcò tre monti
Cercando
l’origine d’ ogni sapere
Non
già non perché lei fosse molto curiosa
semmai
per poterci rimediare qualcosa
Ritagliò
e ricavò più di mille formati
per
ogni prodotto inventò confezione
Del
sole del vento del profumo dei fiori
lei
ci organizzò l’opportuna regia.
Perché
ognuno poi ne potesse comprare
a
pezzi e bocconi
pagando
con calma
anche
dopo sei mesi
con
comode rate
Giustizia
o speranza
comprammo
Il
cuore scaldato ed il fuoco d’inverno
La
volpe sì astuta vendette
I
giochi dei bimbi
L’odore
del pane
Ogni
cosa ebbe un prezzo
persino
la vita la fede e l’amore
Poi
lei li trasmise in tremila puntate
ché
all’ora di pranzo vedessero tutti
Noi
lieti comprammo al mercato dei folli
pensammo
sperammo od amammo
a
comando
adattandoci
a quel che ci aveva venduto
donando
la vita … la nostra
a
un reality show
Rischiando
o perdendo chi poco chi niente.
Ci
andò bene così e pagammo il prodotto
Alla
volpe il suo prezzo
Vendemmo!
Noi
l’anima
il corpo ed il cuore
per
un nulla assoluto
per
un falso richiamo
Non
ce ne accorgemmo?
O
fingemmo non fosse così
Spiegando
pazienti molto dopo negli anni
ai
nostri figlioli che chiedevano conto
come
quella siffatta
fosse
l’unica scelta
che
avevamo da fare
Spingemmo
di nuovo quel tasto
Cercando,
sperando
In
un nuovo canale
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