sabato 16 giugno 2018

LA MIA FOLLIA




Chi siete voi per narrarmi il vostro Dio…
Pretendendo di conoscerne i dettami … Lui vi ha telefonato?
Interpretando i libri a vostra grazia. Peccate di superbia!
Del peccato…poi…cosa sapete voi per definirlo
Cosa so io…?
Quante parole conoscete, poi, per farne immagine
Di chi non potrà mai esser descritto
Di chi è al di là d’ogni parola d’uomo
Voi avete il vostro Iddio…ed è sempre degli eserciti
Di Lui glorificate un solo aspetto
Di Lui negate mille e mille nomi
Con quella fiaba che ancor ci raccontate…
D’un Satanasso in giro per il mondo
Per far disastri ed indurci in tentazione…
Chi mai l’avrà mandato?
Egli è diverso da ogni immaginazione. Infiniti colori
Quell’altro invece… è solamente un impiegato
Voi, che prendete vite
poi avete pretese a giudicare
Uno dei nomi suoi è misericordia
Il bene poi…è soprattutto scelta
Che quotidianamente si rinnova
È tutta personale! Che avete scelto voi che v’arrogate?
Voi … che stringete cupidi stò mondo. Quasi che fosse vostro.
Di quanto siete più figli di Dio
Per trattenerlo all’infinito in vostre mani?
Per poi decider voi di guerra, fame e sorte
Voi … noi … io … figli dell’egoismo
Con questa rabbia, poi, che monta dentro
Che è peccato
Che m’allontana ancora da quell’ultimo destino
Ma che ricade e poi va ad ammorbidire
feconda e fertilizza dura terra
Così come con voi … fratelli, compagni … disperati
Voi che intuiste il senso, sentendovi vicini dal di dentro
Per condivisione, istinto, per senso della musica e del ritmo
Per tolleranza, voglia di tenerezza…di pace…
Per la fame ed il senso di giustizia
La religione è l’oppio ma la conoscenza è il sale
Ma è nello spirito che senz’altro sta il motivo
Questa è un piccola scheggia della mia follia
Su…ora ditemi di voi


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