Che
strana storia, un buffo racconto.
Narrar
di nostra vita i fallimenti, non è mai facile,
Non
rende, non si fa.
Siam
più bravi a vantarci che narrar di nostra strada i lati oscuri,
gli
angoli in cui cademmo in cui inciampando noi rovinammo a terra
Anche
l’abito che esibiamo e quel della riuscita,
Non
dar credibilità a chi non ha successo.
Io
che narrando a voi della mia vita
annovero
più cadute che trionfi.
Ricordo!
Noi impariamo nel dolore
Nel
fallimento cresciamo e col ginocchio a terra
noi
apprendiamo il come e il quando
Subendo
conquistiamo libertà.
Uomini
d’i(n)successo
dè
fateci racconto a quel che siete
perchè
di vostra stoffa è fatto il mondo.
Uomini
che vivete con fatica,
voi
che soffrite, voi che non avete gloria e luce
Voi
siete il sale! Narrateci di voi, vostra è la storia
voi
che non conosceste mai il trionfo
Voi
per cui noi scriviamo a cui narriam le storie
Voi
che tenete in mano fantasia
Senza
di voi, senza di noi non ci sarebbe il senso
Non
ci sarebbe nemmeno uno uno scrivano
non
ci sarebbe onore, Nè successo… né gloria, per nessuno
voi
che sorreggete commozione,
voi
che create i re
Voi
che date senso a compassione
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