martedì 4 dicembre 2018

ACCETTAMMO





Ci accontentammo di un basso profilo
Ci spaventammo d’esser troppo al di fuori dal gruppo, dal mucchio,
C’impaurimmo dell’odio che il branco donava per le streghe
Sentimmo nel naso l’odore dei roghi … ci bloccò la memoria.
Sentimmo il bisogno impellente d’esser parte … come tutti, come loro
D’essere riconosciuti e trattati da amici … e accettammo!
Quel che ci veniva insegnato come se fosse vero.
Accettammo che il mondo descritto fosse il meglio per tutti … per noi.
Accettammo delle loro … lenticchie, il sapore sì dolce dello zuccherino.
Costammo assai poco … un cucchiaio e una sola carezza.
Accettammo! Accettammo! Accettammo!
Nei tempi e nei modi nel ritmo e nel senso
Accettammo il contesto … e la loro morale.
D’esser altro e diversi non trovammo il coraggio.
Di parlare anche urlando raccontando quel che noi vedevamo
Noi avemmo paura … ed ora mangiamo follia.
Accettammo menzogna e illusione
anche urlando e piangendo … accettammo!
Per i figli! Dicemmo, per la nostra famiglia
per l’odore del pane … alla fine accettammo
a quell’unico prezzo … all’amaro, a quel che credemmo bisogno
cedemmo la parte di noi che giocava col sogno







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