Continuiamo
a parlarne, come sapessimo
come
fossimo certi, che quel che supponiamo fosse il giusto.
Come
ne avessimo assoluta sicurezza.
E
ce lo insegnano come fosse l’unica verità
e
ce lo impongono in una qualsiasi delle nostre lingue.
Da
uno dei variabili punti di vista
che
noi abbiam chiamato religioni
Come
fosse vergato da mano divina
quello
ch’è fantasia e supponenza d’uomo
E
continuiamo a dire come fosse verità rivelata
santificando
i profeti del Grande Nulla … crocifiggendo saggi
ed
ancora vi parlo del divino, con la pochezza della mia intuizione.
Da
quello che non so , da quel che sento
da
quel che il mio interiore maestro m0ha insegnato
cercando
il dirvi, ancora, che no! Non v’è certezza!
E
non vi son parole d’uomoche sappiano davvero definire.
Che
questa nostra scienza è un primo passo e solo quello
che
quello che vediamo è superficie e che profondità sta dentro noi
Perchè
noi siamo il tempio e ce lo han detto …
ogni
maestro ce lo ha ripetuto
Come
la pietra, come il tronco spezzato sono altari
Perchè
parlar di questo?
Perchè
rischiare il rogo?
Perchè
se noi cambiamo. il mondo cambia
che
la vera speranza è nello spirito
chè
l’uomo evolve con l’immagine di Dio
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