Preferireste
processi sommari e roghi improvvisati
ma
anni ed anni della vostra stessa, marcia, filosofia
vi
costringono al consenso … in apparenza
ed
allora scatenate moltitudine, rabbia e linciaggio
D'un
popolo che non conosce più se stesso,
ottenebrato,
dal consumo, dal cristallo sognante
e
dall'idea d'essere padrone d'un pianeta che muore …
Voi
non guardate più, voi non vedete
Voi
non volete più ascoltare,
a
bocca e pancia piena … pieni di desideri
voi
accettate d'essere mandria e gregge
Indotti,
come siete tutti a credere
che
questo sia giusto, bello e buono
che
tutto questo sia: strada obbligata.
Come
cani rabbiosi, sbavanti d'odio
azzannate
la volpe nella tana
voi
più non leggete, parlate a citazioni
per
verità voi ritenete quel che vi imbecca
Come
pecore vi ingrassano , tagliandovi la lana
derubandovi
del latte e degli agnelli … ma voi tornate
ogni
sera all'ovile fra latrati di cani e bastonate.
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