martedì 19 marzo 2019

UN PADRE




PER I MIEI FIGLI! CHE IO NON HO VISSUTO, PER QUELLI CHE HO, DOPO INCONTRATI … PER QUELLI CH’IO AMO, PER QUELLI CHE ORA VIVO

Un padre, lo possiam dire, non è sempre un eroe
Non è mito, egli ha paura, stanchezze, vizi e debolezze
Io sono padre!
Mio Dio … come posso … come so e a volte peggio
Per quel che Dea fortuna mi concede
Siam nati in tempi strani. Poca morale!
Valori in movimento. Poche certezze
Tutto cadeva … e cade … tutto si sporca.
Noi andavamo contro come dei Donchisciotte coi mulini
Ciò non ci giustifica, certo, ma forse può spiegare
anche se solo un po’, di ciò che siamo, quel che pagammo
Quello che ci cambiò e fece poi di noi quello che diventammo.
Però’, POVERI VOI, vi siamo padri
Crescere, capire ed imparare, può esser molto dura
Ogni giorno un passo, sempre più corto
ogni giorno un’incertezza…
Poi ti risvegli … e sei dall’altra parte, tu sei padre
Poi c’è la vita
Lei che ti scorre addosso e dentro e attorno e un po' ti spacca
Ti porta in strani luoghi
Frequenti strana gente … e puoi trovarti solo e puoi anche morire
Ricostruirti poi chiede il  prezzo suo ... salato assai
ed è quello del tuo sangue, lo paghi con la tua vita
Ed anche oggi che noi fumiamo insieme
Continuo chiedermi se io sono cresciuto
Se sia proprio così che un padre deve fare
Ormai io sono vecchio, cosa farete voi?
È vero sì … la vita è un gioco, assurdo, delle parti
Cambia la trama, a volte. Non cambia l’avventura


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