Restammo fermi mentre ci cambiavano il mondo
Fermi ed ignavi, riempiendo, a tratti, le piazze
senza convinzione, partecipando al gioco degli opposti
che per noi loro avevano inventato.
Dimenticando chi fosse il burattinaio
noi lo confondemmo con il burattino
Mentre cambiavano la natura ai nostri figli
noi tacemmo presi dalla paura di sora morte,
tremando pronti a tutto, vendendo l'anima
per una pastiglia magica, per una panacea
E loro ce la vendettero, arricchendosi ancora
nutrendosi come sempre della nostra paura
Noi ignavi, noi popolo sovrano... senza sovranità.
Ci dettero il pane, il circo e la televisione
comprando gli scribacchini e gli anchorman
Mentre noi dormivamo... tutto cambiò.
Quando venne il giorno della tosatura
non eravamo pronti e belammo, contrariati.
Avevamo paura del lupo, ma ci mangiò il pastore
che triste fine che faremo
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