Vagare fra la gente, senza incontrar nessuno
manca l'abbraccio, il bacio, teniam distanza
come bambini mascherati e tristi
che non san più giocare, persi nel loop
d'una infinita , stolta, inutile, ripetizione
fra la Tv, il telefonino, l'I-pad
pronti ad ingoiare la nostra dose di menzogna
Monadi solitarie come isole nel fango
abbiam sacrificato l'empatia, il contatto
presi dalla paura della morte
che comunque c'insegue come ha sempre fatto.
Abbiam sacrificato i nostri figli
sopra l'altare d'una magica cura
che ci allontani da ciò che è immanente
che sta lì, comunque, anche se non vogliamo.
Abbiam permesso che nuovi sacerdoti
preparassero l'altare al sacrificio
abbiam cercato il giogo con furore
facendoci servi pieni di paura.
Oggi è cambiato il mondo?
Ma noi dove eravamo?
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