LUISA
Ho
chiuso dentro il cuore il tuo sorriso stanco
Ed
il tuo volto
Lì
, molto vicino ho poi riposto, ogni tuo capello bianco
Io,
che t’ho vista invecchiare…a volte senza grazia
Di
fatica
Io
, t’ho vissuta, così raramente donna
Tanto
più spesso madre
Io
che ho imparato
da
quell’orgoglio…ch’era la tua maledizione
Tu,
mi hai insegnato che non ho sempre ragione
Da
te ho imparato, che strano, ad ascoltare
Ogni
poeta ha cantato della madre
Ogni
musico ha scritto poi di lei
Sin
troppo facile
Io
scrivo di una donna…oggi…si chiamava Luisa
L’ho
conosciuta bene in questi anni
Molta
strada io ho percorso insieme a lei
Consigliera
silente ed amica sincera
Ha
servito, servito e servito
Ma
io l’amor per libertà lo debbo a lei
Che
non ha mai chinato il capo
Che
non ha mai curvato la sua schiena
Di
fronte a nessun re, papa o potente
Io
non l’ho mai sentita condannare
Nessuno
a morte certa
Eppure
io lo so che ha molto odiato
Ed
ogni volta che mi guardo nello specchio
Rivedo
il suo volto ed il suo marchio
Su
di me
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