sabato 11 novembre 2017

DELLA POESIA E DEL CAPIRE



Chi lo ha detto mai
che un poeta non debba esser capito
Usar parole come strani linguaggi
Compresi solo con le opportune chiavi
Esser crittografo a sé stesso
un auto-nterperte
La parola è vita, comprensione
Amore
Come un bell’oggetto che va bene trattato
è cibo…ed è per tutti. É la poesia!
Pane per l’anima vino per la mente
Ti aiuta a crescere…forse soffrendo un poco
Per ricordar chi sei da dove vieni
da che parte poi ti stia recando
Il poeta in fondo ... è un giocoliere
metter lui sa parole l’una su l’altra
farle cantare scivolando
e gocciolando…scorrere come l’acqua
dense, dolci o rabbiose
profumo e senso dolci di fiori e miele
acri d’aceto e fiele
Questo è un poeta
funambolo artigiano
guitto, buffone e santo


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