sabato 11 novembre 2017

UN GIUDICE ... CON LA FACCIA DA UOMO



La verità Paolo…la verità t’uccise
il cercarla , l’amarla…
L’inseguirla
quella giustizia matrigna e quello stato
che poi ti volle morto…
Scomodo! Troppo pesante il tuo passo!
Troppo tenace quella tua ricerca
Tu ricordavi Giovanni e non dovevi.
Conoscere, il sapere…rende liberi
ma delle volte, semplicemente uccide
Oggi ti fanno eroe, ma non ci credono
solo per convenienza
ed anche poi tentennano sempre più spesso
e forse si ricredono
Perchè tu che li stanasti,
ed esponesti al sole tutti i loro giochi
tu li tirasti fuori questi signori occulti
padroni della paura
Tu eri un uomo e solo quello, certo
che altro potresti
T’aspettarono! Concordarono il momento
per fare in modo che ti dimenticassimo
confidando in noi, popolo bue, da sempre
vittime d’ignoranza, senza memoria
cercando prima e disperdendo poi
le tue parole al vento
con il tuo corpo insieme con il tuo sangue
persino coi tuoi appunti su quell’agenda rossa
si rubarono tutto con la tua vita
perchè son ladri loro ed assassini
non sanno fare altro, solo questo
ed anche oggi brigano
ebbri di quel che reputarono vittoria
contro la tua memoria
perchè persino quella fa paura
eppure noi restiamo, siamo qui
Noi non dimentichiamo
Fate fuoco su di noi ne arriveranno altri


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