Un
ragazzo iniziò il primo passo
Però un
uomo poi fece il secondo
Un’eroe
che imparò a contar sino a cento
Un
microfono portò la sua voce nell’aria
un
microfono e tanto coraggio
D’una
radio ribelle
D’un
ribelle alla radio
che
spiegava la voce ed il cuore
in
difesa di ogni diritto
Lui lasciò questo segno sul mondo
un
ricordo ai fratelli
il suo sangue agli amici
La
memoria che riempie la storia
che
ridonda in ogni racconto
Il
ricordo del suo camminare
Camminare!
E imparare a contare
Voi
perdeste signori del male
perdeste
quel giorno
sui binari del treno
voi
perdeste la faccia e l’onore,
voi
toglieste la maschera,
rivelandoci
un volto mostruoso
Voi
spegneste il sorriso del mondo
ma lui rise di voi
Era
solo un ragazzo e sapeva contare
lo
abbiamo imparato anche noi
La sua
voce e il suo cuore
il
colore stupendo di un’anima
Signori
del male non lo avete fermato
perchè
non si può fare
Perchè
voi non potete fermare un’idea
Perchè
voi non sapete contrastare un racconto
Il
racconto di un’uomo
un gigante bambino
un’eroe
casuale ed eterno.
Era uno di noi
impastato
col cuore e col sangue
con
sassi e colori
con il mare ed il vento
con il
caldo e la lava.
Con il
vino e l’ulivo
era
uno di noi…
ci ha insegnato a contare
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