D'anni
che passano si fa poesia e racconto
d'assurde
miserie e di scoperte
di
storie d'uomini e donne
che
s'intrecciano, d'amori e d'odi
Di
assurdi razzismi e caldi abbracci
così
si scorre e si cammina
così
ripetiamo all'infinito il nostro passo
Ogni
volta asserendo che sia nuova
quella
ripetizione che facciamo
Da sempre imprigionati in quel che siamo
ed il runore insanguinato di nostre guerre
Da sempre imprigionati in quel che siamo
ed il runore insanguinato di nostre guerre
perenne
sullo sfondo a far cornice
Sempre
correndo e competendo
che
d'esser primi e forti è il nostro fine
Mentre
cadon gli Dei si elevan muri
a
proteggere nostre fortezze ... e l'egoismo
Umani
siamo e ne meniamo vanto
ma
gli anni passano e ridono di noi
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