Se
ogni parola è già stata detta
ogni
romanzo scritto
ed
ogni storia raccontata
se
la scomposizione ci è venuta a noia
con
l'astrattismo
e
dell'impressione e di romanticismo
si
è già fatta incetta.
Cosa
resta al poeta, allo scrivano
se
non l'equilibrismo di parole
se
il senso sì è finito e il contenuto giace
là
fra le cose vecchie e usate.
Inascoltato
e tristo, come svuotato sacco
ammonticchiato
all'angolo.
Se
forma ormai si fa padrona
se
sintesi diviene una condanna
Cosa
potrà servire il dire, cosa il sentire,
a
cosa potrà sortire il raccontare ...e di che cosa
che
non produca effetto
dell'annoiare
e del far dispetto?
Cosa
resta al poeta ed il cantore
che
cosa canta? E come intonerà la sua canzone
Tempi
di SMS … e delle immagini il regno
senza
parole e Aihmè senza pensiero
Nessun commento:
Posta un commento