Che
ognuno preghi nella lingua che conosce
con
le parole che sa …
Verso
l’immagine di Dio che più gli aggrada
Non
una sola sola voce né una sola immagine
ed
ancor meno, poi, una sola storia.
Né
parole che siano sufficienti.
Non
è il Dio degli Eserciti cui io mi rivolgo.
Non
descrizione d’uomo che possa contenerlo
né
abito d’oro o oggetto può ricordarlo.
Che
ognuno imprechi nella lingua che conosce
Andrà
bene per Lui ed anche per noi
che
non sappiamo nulla e supponiamo.
Noi
che facciamo di Lui speculazione
Perchè
non appartiene a noi questo concetto,
Molta
la strada ancora che abbiamo a camminare.
Scivola
via si perde in fesserie, in false immagini
ma
ci comprende tutti … come sempre
preghiamo
per noi, quindi e bestemmiam noi stessi..
arrovelati,
confusi noi … senza speranza
Senza
nessuno che ascolti veramente
il
proprio stesso dire
che
non abbiamo orecchie per il nostro silenz
abituati
come siam solo al frastuono
non
spam pi sentire il nostro cuore, la nostra anima
che
è poi tutto quello che ci serve,
quel
che c’è
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