Povera,
povera Italia, prostituta mediterranea.
Svendi
l’anima in euro, ma il corpo tuo è pagato in dollari
accetti
volendo anche gli yen calcoli il tuo onore con i yuan
Povera,
povera italia della democrazia negata
mai
posseduta realmente, sconosciuta, non usata e stracciona
che
finge d’essere sana … e parla d’altro …
mentre
s’affonda e muore.
Povera,
povera Italia del suo parlamento
che
appar come mercato d'animali
paese
d’imperatori, falsi principi, duchi, arciduchi e papi …
ad
ognuno il suo seguito ad ognun la propria ola
Povera
Italia dalle mille chiese e dalle centomila sagrestie
Povera
, povera Italia, avvinta dall’incertezza
paese
di precariato e frustrazione
terra
d’ignavi e d’impotenza schiava
Povera
Italia paese senza popolo, cattedrale dell’ignoranza
che
smette d’essere persino moltitudo e resta solo plebe,
instupidita
attorno ad un cristallo sognante … divoratore d’anime.
Sei
trascinata in guerre … magazzino di morte
aeroporto
d’un mondo di cui non pronunci il nome.
Terra
colonizzata pieghi la schiena ad ogni nuovo padrone.
Mentre
ne tessi le lodi e canti i suoi peana
Ed
il martirio tuo e delle tue coste traforate e distrutte
in
nome di una divinità che non conosci
Povera,
povera Italia sei senza dignità … senza speranza
aspetti
sempre lì … pronta all’osanna
che
morto un Papa-Re
il
prossimo risalga al sacro soglio.
Nessun commento:
Posta un commento