Non
chiedetevi perchè rinunciamo noi, così, alla vita
Non
copriteci poi, per carità,
con
le bandiere, sporche della vostra ipocrisia
Siate
cortesi, mostrateci pietà
Non
fingete un rammarico di cui voi non sapete
Per
favore non offendeteci,
anche.
Dopo
l’averci uccisi.
Voi
... inventori di debiti! Voi ... dalla pelosa carità
Voi
mercanti di assoluzioni
e
ancora voi artefici d’ogni sozzura
Voi
che del potere fate incetta
Inventori
di regole, padroni della legge
infangate
la giustizia, solo esistendo.
Uomini
senza pietà, senza l’onore
sordi
d’ogni empatia, voi usurai!
Voi
ragionieri … voi esattori.
Voi
da sempre topi e scarafaggi di ogni sagrestia
Non
chiedetevi perchè, fateci grazia, non venite contriti ai funerali
Non
parlateci, vi prego, della vostra cazzo di giustizia.
Non
riempite ogni agorà del rumore molesto
della
vostra artefatta contrizione
Di
quel cordoglio crudele che non vi tocca,
che
non è vostro, che non vi appartiene
Almeno
dopo, dopo ch’è successo
dopo
che il silenzio e che la pace
hanno
spento ed acquietato, assopito e allontanato la paura.
Quel
terrore che voi ci avete dato,
in
ogni giorno nel vostro sistema
Almeno
dopo ch’è esplosa la follia che voi cercate … che voi nutrite
non
chiedetevi, non chiedeteci perchè lo abbiamo fatto
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