martedì 22 gennaio 2019

MIGRANTI



In un braccio di mare giocammo la vita
perdendola … sin troppo spesso
sfidando la sorte dentro a un carro bestiame,
dondolando dolenti le onde
Varcammo il confine del sogno sbiadito
in orrendi container, per venir qui da voi,
come gli ultimi servi
Dagli angoli bui dalle vostre baracche
per chiedervi un pezzo di pane
Noi! I poveri … d’un mondo perfetto
Qui! Dove ognuno ci scaccia
Proprio qui! Dove nessuno ci vuole.
Scommettere la propria vita inseguendo speranza
fuggendo la guerra, la fame seguiti dappresso dalla disperazione.
Credendo in un mito ch’è falso, gonfiato
seguendo il miraggio di Fata Morgana
Partimmo, pagando di sangue e dolore nostra assurda speranza
Il tempo segnato dal rollio di una barca dal rumore continuo d’un treno
sulle strade d’Europa matrigna al confine di un Eden selvaggio.
Perchè il posto da dove venimmo è persino peggiore di questo
perchè la terra dove noi siamo nati
oggi gronda di sangue


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