In
un braccio di mare giocammo la vita
perdendola
… sin troppo spesso
sfidando
la sorte dentro a un carro bestiame,
dondolando
dolenti le onde
Varcammo
il confine del sogno sbiadito
in
orrendi container, per venir qui da voi,
come
gli ultimi servi
Dagli
angoli bui dalle vostre baracche
per
chiedervi un pezzo di pane
Noi!
I poveri … d’un mondo perfetto
Qui!
Dove ognuno ci scaccia
Proprio
qui! Dove nessuno ci vuole.
Scommettere
la propria vita inseguendo speranza
fuggendo
la guerra, la fame seguiti dappresso dalla disperazione.
Credendo
in un mito ch’è falso, gonfiato
seguendo
il miraggio di Fata Morgana
Partimmo,
pagando di sangue e dolore nostra assurda speranza
Il
tempo segnato dal rollio di una barca dal rumore continuo d’un
treno
… sulle
strade d’Europa matrigna al confine di un Eden selvaggio.
Perchè
il posto da dove venimmo è persino peggiore di questo
perchè
la terra dove noi siamo nati
oggi
gronda di sangue
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