(dedicata
alla compagna della mia vita, con amore e stima. Ed alle donne, non
tutte, che han conservato la loro natura ed i loro occhi e la memoria
dell’antica sapienza)
Io
d’Aristotele leggo sempre i codicilli
ricerco
verità in quel ch’è confutato … ch'è marginale
che
viene ritenuto “non provato”
Così
m’accade d’esser perso in Gilania
e
di Micene percepire la canzone, il racconto dell’Inka …
m'accade
d’ascoltar la curandera
Di
quel principio femminile ch’è nell’origine …
sebbene
rifiutato e anche bruciato …
Lì
posto a fondamento, persin senza scrittura!
E
intanto voi ... mi parlate di vittoria
voi
che accettate il compromesso, di principio,
mischiati
con il potere per divenir sistema,
Pur
di contare … Pur di restare in gara .
Voi
che ricercate maggioranza
quella
ch’ io temo e che mi fa così paura.
Ch’è
maggioranza nell’arte del linciaggio
d’architettura
nel costruire roghi …
ch’è
sanità mentale, ch’è accettabile
ch’è
quel che norma, consuetudine, ch’è legge
Ch’è
polizia, confine… ed anche muro,
ch’è
steccato , proprietà … competizione
Perdonate!
Io sto a testimonianza
preferisco
d’essere solo o minoranza
preferisco
dichiarare un mondo altro.
Quel
che i molti non vogliono e che nemmeno provano a capire
Senza
competizione, senza gara
un
mondo ch’è cerchio, ch’è donna
ed
anche madre … un mondo senza ferro e senza guerra,
un
mondo che non mangia gli animali
che
di natura non fa scempio, ma retaggio
Un
mondo d’appartenenza e che non vuol padroni
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