(Dedicata
ad Enrico Berlinguer nel giorno dei suoi funerali)
Come
l’aria secca e mossa, del paese dove nascesti
Con
l’odore salmastro d’acqua viva e fluente
Come
il vento che gonfiava le vele
Di
questa nostra nave
Nocchiero
discreto, battevi i tamburi
Con
lingua pungente
Sei
stato fra noi
Ed
era sin troppo normale l’averti
Solo
ora…dopo…come sempre
Vediamo
i calli e le piaghe
Che
ti hanno distrutto le mani
Reggendo
il timone
Il
tuo silenzio oggi urla
Più
forte delle mille e mille bandiere
Adesso!
Mentre tutti esaltano le gesta dell’uomo
Per
te Enrico, un saluto
Nessun commento:
Posta un commento