lunedì 1 aprile 2019

D’ALTRA PARTE



Da qualche parte piove sempre il 25 Aprile
O forse pioveva, un tempo?
Che siano lacrime versate su quei morti?
Sul loro sacrificio per quel futuro che non fu
Per quello che non si fece, per quello che si dice … oggi
Nascondendo anche a sé stessi il vecchio orbace?
Anche se forse oggi, non lo nascondono nemmeno
Piove e ci bagna, ma ogni anno siam qui
sommersi dalla retorica delle camicie bianche inamidate,
per ricordare quel che non è solo memoria
ma ch’era impegno, sangue e dolore … e voglia di futuro
Per riparlare di ciò che noi, oggi, non rifaremmo mai
Insieme a quelli che l’orbace lo nascosero davvero
travestendosi al meglio
continuando semplicemente a comandare
o ai loro figli vestiti della festa, cresciuti a quella scuola
Fascismo dell’anima il più insidioso e triste.
È quello che ci avvolge nelle case, dalle televisioni
dai porti chiusi , dalla paura e l'egoismo programmati
Da quei valori incerti e titubanti
Dal non sapere che parte siamo e su che sponda stiamo
Partigiani del nulla, siamo la zona grigia.
Voliamo sopra, né destra né sinistra e non voliam per niente
Con l’egoismo che corrode i nostri cuori
La nostra porta è chiusa
ed il possesso e la competizione
D’altra parte piove sempre
il 25 Aprile
forse qualcuno piange quel che siamo


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