Ed
ancora cercando l’oscuro
compete
una gara di sangue giocando
Pavoni
a vantarsi d’avere inventato la guerra
Del
Dio degli eserciti, noi, cantiamo le lodi
Di
quei suoi giocattoli orrendi leviamo il peana
Vibrando
d’assurda bassezza
cercando
materia di fango e dolore
Buffoni,
arlecchini vestiti da Boia
Dove
tutto è perfetto noi siamo la faccia più scura.
Dimenticando
noi stessi siam
sordi e siam ciechi
Di
quel che noi siamo, incoscienti
spegnendo,
impazziti, la nostra scintilla
Vantandoci
delle nostre bombe.
Il
perdono non è necessario
il
conto verrà, comunque, pagato
con
milioni di vite, presenti future e passate.
Dove
il tempo non ha nessun senso
nella
parte più cupa dell’Uno
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