di
giandiego
“Ogni tre giorni e mezzo avviene, in media, l’omicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano: 23 atti persecutori, 28 maltrattamenti, 16 episodi di percosse, 9 di violenze sessuali. “Citazione testuale dall’ANSA”.
Non
è una bella media, nulla di cui la civiltà occidentale, pur con la
sua tendenza ad esportare democrazia, possa vantarsi … nulla che
possa davvero essere definito “maturazione
spirituale, sociale e civile”.
Nulla che ci permetta accampare superiorità morali rispetto a
chicchessia.
Si
badi quello di cui si sta parlando è
“il denunciato”,
quel che si sa, perché emerso, ma molto altro avviene là sotto
senza che sia manifesto. È ovvio e persino un poco lapalissiano che
sia così. Normalmente il criterio è quello dell'iceberg, per cui i
due terzi stanno sott'acqua
Lo
abbiamo definito “femminicidio”
e
ci siamo messi il cuore in pace. Lavandocene faccia, capo e mani.
Alcuni
nonostante questo “invidiabile
record
negativo ancora sono convinti che questa civiltà occidentale abbia
ad insegnare qualche cosa al mondo … eh si! L’Ipocrisia
d’una struttura cristiano-giudaica che fa dell’apparenza
partecipativa e democratica il proprio scudo. Del
perbenismo e dell’apparenza sociale il proprio sistema.
Perché,
perdonate il ricorrere del pensiero del vostro scribacchino qui in
questione, il problema è sempre lo stesso, come per la cultura,
come per l’ipnosi,
come per ilcontrollo mentale e
la società elitaria …
siamo sempre lì! Stiamo parlando di
Sistema. Di questo Sistema!
Il
nostro si è evoluto sulle spalle delle donne e degli schiavi e non
si è mai liberato da questo vizio di fondo … il femminicidio è
una filosofia, che ci piaccia o meno, una conseguenza di una scelta
filosofico -morale che sta a monte.
È
figlio del machismo, della competitività, della logica del più
forte e del più adatto, dell’apparentamento fra forza e potere
(tipicamente maschile e profondamente
radicato nella nostra società), diretta
conseguenza di quelle tribù a struttura verticale e potere maschile,
che scendendo dall’Ovest, armati con il ferro e inventori della
guerra sterminarono le pacifiche comunità gilaniche, femminili,
orizzontali delle pianure.
Piantando
paletti e definendo la proprietà della terra. È ancora sempre
questo il tema di fondo, l’affermazione di un potere maschile che
travalica il materiale ed invade lo spirito.
Farneticazioni
da scrittore, non affermato per altro, di fantasy? Può essere … se
vi piace, ma INTANTO LE DONNE
MUOIONO. Ed ogni volta la scusa è
buona addirittura , si dice, per eccesso d’amore … ma per
piacere!
Siamo
sempre lì … al maschio dominatore e padrone dà fastidio, sino
alla rabbia folle ed incontrollabile, che il proprio possesso
amoroso, abbia persino un cervello e, peggio, un’anima e possa non
volere continuare a subire il suo affetto, ammesso che il senso del
possesso che chiamiamo amore possa essere definito così.
Ed
allora l’invasore dell’Ovest, armato di ferro, fa fuori la sua
strega gilanica … trovando insopportabile e disonesto che possa,
una donna, essere migliore di lui.
Siamo
ancora lì, sul rogo delle streghe sapienti, mentre il vescovo
Cirillo uccide Ipazia … con gli Achei che ballano sulle ceneri di
Troia e di Micene.
Siamo
sempre alle soglie del neolitico … ad esportare civiltà.
Tutte
le indecenze, innumerevoli purtroppo, perpetrate ai danni delle
donne, sono lì, nella nostra storia, connaturate con quella che
chiamiamo civiltà, figlie della nostra paura di maschi frustrati che
possano derubarci della nostra palla … perché le bambine sono
furbe e maliziose.
Perché
mamma (e qui sta il mostro) mi
ha insegnato che non mi devo mai fidare completamente di una donna …
e mamma lo sa, perchè mamma le donne le conosce benissimo.
Il
male che le donne fanno a sé stesse è però un altro discorso, che
affronteremo forse, in un prossimo racconto.
Comunque
… e finisco, persino quest’ultima deformazione culturale è
figlia di questo sistema … di quest’ordine, di questo stato delle
cose … se non inizieremo a praticare il cambiamento, cominciando
dai nostri comportamenti e dalle nostre relazioni, come potrebbe mai
cambiare qualche cosa davvero? In mancanza di questo resteremo fermi
lì e continueremo eternamente ad uccidere la strega gilanica.
C'è solo da piangere Ottima scelta dello scatto del grande Francesco Uccheddu
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