Testimone
son io di questi anni
che
di stoltezze e di vergogne antiche e nuovi inganni …
eh
sì ne han visti tanti.
Passare
dentro al tempo e nella storia
Uomini
di potere affastellati
fra
loro fortemente raggrumati
che
si inventaron saggi e assai sapienti
ma
erano stolti, sciocchi ed ignoranti
Cose
già viste in un mondo senza tempo
di
vecchi camerieri e ignote serve … Compunti maggiordomi
con
tanto di marsina che visti da qui sotto
sembravano
d’essere i re ed erano servi
Stupidi
burattini aggrovigliati.
Noi
qui … stupidamente a far di conto
insultando
le pale e i meccanismi a luridi mulini senza vento.
Testimone
son io, ma siamo tanti
troppi
… ci accontentammo d’uno ruolo
di
una comparsata alla commedia ... maschere!
tronfi noi, superbi del saper vedere
tronfi noi, superbi del saper vedere
del
saper leggere … e non facemmo altro
Sinché
più non capimmo, perdendo senso, conto ed il contatto
Ed
ora e qui viviamo in confusione, con la modernità che si fa beffe
camminandoci
in faccia e sopra al cuore.
Schiacciati
dentro a un vortice selvaggio
che
parla lingue antiche eppure nuove.
Non
trovammo parole e le ragioni:
che
in fondo oggi è un giorno buono come un altro per morire
Vivemmo
la paura qui … nel mondo, proprio adesso
sopravvivendo
ai nostri anni ed alla nostra storia
così
come a noi stessi … anche
Costruendoci
attorno una bottiglia
perchè
la merda non ci schizzasse addosso
Ma
essa entrò dall’alto e dentro al collo
sino
a imbrattarci … sporchi ed odorosi come tutti
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