Dè
voi, che camminate compiaciuti
dentro
a bolle d'odio, come fosse normale
di
banalità e frasi fatte, dolenti, rancorose litanie
ripetute,
come mantra. uscendo dalla messa
oppure
sorseggiando il vostro “Drink”
Guardandovi
fra voi nel dar ragione
Uniti
per vostra pelle e l'esser nati
dove
la guerra per ora ancor non passa.
Pur
nonostante voi stessi foste, schiavi e migranti
Voi
che volutamente cercaste l'ignoranza
d'ignavia
e perbenismo avvolti, fingete di non vedere
ed
ogni volta che qualcuno cade o sbaglia
e
voi vi chiedete se è straniero.
È
facile per voi tirare sassi a chi viene messo alla berlina
Voi
che provate gusto all'insultare
Voi
che vi stimate d'esser gruppo
d'essere
bianchi occidentali, d'esser cristiani
E
mentre Cristo vi muore un'altra volta
voi
girerete il capo e chiederete
ancora
come sempre, un'altra volta
se
Lui, per caso, sia straniero e negro
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