Di
quello che vediamo e che tocchiamo
Di
quello che c'è ma non vede
Di
quel che non sappiamo se ci sia
eppur
facciam racconto solo con le parole che riconosciamo
Simboli, immagini di quel che si comprende
perchè
diversamente non sapremmo dire, non potremmo
Anche
per raccontare quello che è sopra e attorno,
che
dentro nostra piccolezza non ci sta.
Quand'anche
noi potessimo intuire
anche
vedere come se fosse qui, vero ed adesso
ciò
che descrivere è come immaginare
nel
dirlo noi finiam col limitarlo
solo
con quello che che sta dentro di noi
Quello
che conosciamo, l'intuizione è il pane del poeta
e
le parole nostre non bastano per dire:
di
tutti questi mondi immaginari
che
non abbiam certezza eppur ci sono
appena
dietro a quello che vediamo.
Chè
possiamo immaginare soltanto quel che è vero
noi
siamo insieme all'Uno e l'Uno è in noi
Eppur
povere e scarse son nostre parole,
che
nel dire noi siamo immiseriti e scarni…
e
descriviamo ciò che non capiamo
Ogni
gran saggio ci parlò con le metafore
con
quegli stessi simboli che siamo noi nel mondo
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