sabato 15 aprile 2023

PER AMOR DI CHIAREZZA!


 Non molto tempo fa ho scritto, su FacciaLibro, una slide di esternazione in cui dicevo :

“Che sollievo sarebbe chiudere gli occhi ed andare... Via da questo mondo che non ci ama e non ci vuole”.

Ho ricevuto alcuni commenti preoccupati per una mia qualche forma di pessimismo depressivo... non è così! Non soffro di alcuna depressione, anche se ne avrei validissimi motivi. La mia è una constatazione, anche abbastanza fredda e razionale, fatta da qualcuno che non ha paura della morte, che non soffre di tanatofobia, che è cosciente che essa è un passaggio da un livello ad un altro. Cosciente del fatto che la morte così come la descriviamo e la viviamo non esiste.

Non è cosa che io voglia o che si possa, allo stato, spiegare con prove materiali o scientifiche è cosa che “sento”, perché anche il vituperato termine “credo” è inadeguato.

Questo anche se alcune evidenze delle esperienze di pre-morte e le ultimissime indagini della fisica quantistica qualche risposta sulle energie sottili e deboli la danno. Così come l' ultima immagine, che si va formando, dell'universo fisico.

Ma torniamo alle mie affermazioni, non voglio pietire, ma davvero... frasi fatte come “domani è un altro giorno” , “non può piovere per sempre” o “ qui c'è ancora molto da fare” lasciano, nel mio caso, il tempo che trovano (tanto per inoltrarci sulle frasi fatte).

Le mie prospettive sono estremamente limitate, in questo sistema ed in questo stato delle cose e lo sono da molto tempo, senza eccessive prospettive di miglioramento.

D'altra parte è , assolutamente, innegabile che oggi, in questo mondo un ultra sessantenne (non elitario), magari leggermente anarchico e decisamente Free-Vax  sia considerato, solamente, un peso ed un problema.

Quello che mi salva è l'affetto della mia compagna di vita, l'amore dei miei figli (non tutti), lo scrivere, la mia spiritualità... sei ricco voi direte, ma è retorica e lo sapete.

Nessuno dei miei cari teme la morte, ci siamo educati bene, e tutti siamo coscienti che la spiritualità travalichi l'appuntamento con la morte... ed allora perché continuare?

L'unica spiegazione e che siamo qui per imparare, qualsiasi sia il nostro percorso, lo abbiamo scelto noi, colà dove si puote.

Il sentiero va percorso sino in fondo, certo, per quanta sia la fatica.

Però nessuno ci vieta di dirlo che chiudere gli occhi sarebbe un sollievo, perché lo sarebbe, senza depressione e senza l'intenzione di suicidarci domani, ma solo per stanchezza, dolore e fatica... che riguardano tutti, anche le anime antiche che abbiano scelto una strada difficile.



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