domenica 23 luglio 2023

LA GRANDE TRISTEZZA

 


Lo sapevo, sin dai tempi belli, quelli in cui molti mi apparivano simili a me... lo sapevo di essere un eretico, me lo sentivo dentro, nei miei dubbi, nei miei timori, nel mio “Sentire”. Lo sapevo, ma la mia “diversità” era mitigata dall'illusione di essere, non dico in molti, ma abbastanza.

Così come sapevo che il mio essere quel che ero non era solo un connotato materiale, il mio sentiero me lo indicava e l'anima antica che portavo me lo ripeteva sin dall'infanzia. Il connotato della mia ribellione veniva da dentro ed aveva un sapore antico.

Lo sapevo quindi, ma lo confesso, non immaginavo che ad aggiungere fascine al mio rogo sarebbero stati coloro che un tempo popolavano le mie piazze.

C'è qualche cosa di terribile in questo, anche se si è ripetuto molte , troppe volte nella storia, ma si sa, la storia insegna , ma non sempre la si ascolta.

Non avrei immaginato che guardando la piazza della mia pubblica umiliazione avrei rivisto quegli stessi volti che un tempo ritenevo la punta di diamante del mondo nuovo. Sbagliai allora a pensarvi simili a me, ma ognuno torna qui per imparare e per ricordare... anche.

Volti invecchiati ed incattiviti, resi non già Massa, ma Moltitudine... marasma, gregge belante che ripete le medesime frasi prodotte da un pensiero che non proviene da loro. Forse non valgono nemmeno la mia tristezza, ma non riesco ad evitarlo, mi sa che dovrò tornare ancora una volta ad imparare il distacco


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