Quello
che scrivo oggi forse non piacerà
sarà
certo al di là dei vostri modi
degli
atavici pretesti al ben-pensare
al
prender tempo perdendolo ed al non raccontare
all’omettere
sì ed in fondo anche al mentire
Trovando
poi le soluzioni contingenti
l’armi
del pragma e di ciò che fa realismo
le
pezze d’arlecchino della storia.
Io
predicando a canne e a vento vado
ma
non perché son pazzo o frastornato
Io
non vi chiedo un mondo nuovo
solo
perchè sono malato di follia
nemmeno
perchè sogno o perché spero
Io
ve lo chiedo perché voi sappiate
che
il nostro vecchio gioco al rimandare
ormai
è quotato a zero
Zero
al valore e zero al tempo
zero
alla prospettiva
L’intorno
sta cambiando attorno a noi
non
si può non vedere! E’ lì evidente!
Con
il deserto…che avanza e con la guerra
che
spunta in ogni angolo del mondo
ed
è la fame … ed è disperazione
Con
quegli impegni presi per scherzare
che
il mondo ricco non vuole mantenere
Ogni
giorno una nuova barca prende il mare
e
un disperato parte lasciando la sua casa
per
inseguire il sogno luccicante
d’un
mondo sufficiente ai suoi bisogni
non
lo vedete voi non è una moda
non
sfizio o gioco è un’era nuova
Tempo
di migrazioni
l’epoca
dei viandanti è cominciata.
Voi
cosa vi proponete? Voi costruirete un muro?
Metterete
una mitraglia a sorvegliare?
Non
basta, non risolve … proprio non lo capite?
I
tempi stan cambiando così l’Impero cade
ascoltatene
il fragore là sullo sfondo
Un
nuovo paradigma un nuovo giorno
Un
mondo nuovo ci serve per sperare
per
rinnovare la voglia di un domani
Sarà
così!
Che
noi si voglia o no l’intorno cambia
sebben
con nostro peso c’opponiamo
Pesiamo
molto poco quasi niente
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