domenica 15 aprile 2018

LASCIATELI ANDARE




Copiando infinite regole sino a cambiarne il senso
Sin quando le parole perdono il loro suono
Scrivendo libri sacri senza l’ispirazione
Come siam bravi a farlo…noi scribi e farisei
Noi i miscredenti, noi inventori dei roghi
Noi! Che adoperiamo Dio quando ci comoda
Ancora e come sempre!
Contendendoci un corpo…silente
disconoscendo l’anima che mai non muore
Coi nostri mille editti…con tutte le nostre grida!
Nostra vergogna esposta,vesti strappate
testa sporca di cenere,ma nessun pentimento
Quanto rumore inutile…per loro che stan zitti
Quante supposizioni, quante filosofie, quante morali ed etiche
Elette a verità fatte rivelazione
Quanti maestri, quanti grandi sapienti
per quel che non sappiamo, quello ch’è sconosciuto.
Fingendo conoscenza di quel gande dolore
di cui tutti parliamo
Senza, però, conoscerlo, senza saperne niente
Riempiendo nostra bocca a frasi fatte
D’ovvie imbecillità…molto meglio tacere,
Prego! Facciam silenzio!
Chè una ragazza è morta…e un’altro se n’e andato.
Loro! Senza rumore.
Loro ! Con un sorriso
Eppure il chicchiericcio, il vostro battibecco
non hanno avuto il bene della pace, non ancora!
Fateli andare!
Cosa aspettate, cosa volete ancora?
Son finalmente a casa, dovunque, poi , li porti quel sorriso
Noi qui
Noi disquisiamo, come sempre
Impaludati e tronfi…
vestiti in seta e d’oro
con stole color viola
diciam di possedere quello che non è nostro
quel che non ci compete…
facciam silenzio! infine
E finalmente salutiam chi parte


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