martedì 19 giugno 2018

PAROLE




Le parole possono esser di fuoco.
Bruciar segnando, la carta in cui le scrivi.
Incendiar popoli infiammando nazioni. Incenerire i potenti!
sSenza pietà senza nessun ricordo
Scaldare, rinfrancando i cuori e l’anime

Le parole possono essere d’acqua
Sorreggere e cullare, nutrire od affogare
Come la pioggia o il fiume distruggere o irrigare
Unire il mondo poi con bianche vele
Separarlo infine anche
d’abissi, di scrosci e di terribili tempeste
Le parole possono esser d’aria
se non respiri muori, eppur fatte di niente
Riempir di vento l’anime a percorrere il cielo
Oppur cercate e non trovate … mai.
Sfuggenti alla memoria come vento
come i sogni di una notte … evanescenti
Le parole possono esser di terra
Come la madre avvolgere quei semi
per farli nascer poi, d’una insanabile bellezza.
O seppellirli, soffocarli. ucciderli
senza pietà occultandoli persino alla memoria
Ciò che non c’è, non lo puoi ricordare

Sono scritte sulla sabbia una folata, un refolo
non ve n’è più traccia

Sono scolpite nella roccia. Il tempo, l’acqua, il vento
Tentano consumarle , ma tu non le puoi, scordare
Io uomo fatto di parole. Io che con loro scrivo
Io che con loro vivo

Io … sì … vorrei saper tacere


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