Quegli
occhi che vedon ben altro
lanciati
oltre il limite stolto di angusti e sparuti confini
Di
linee tirate a righello da uomini antichi
rinchiusi
coi topi … in case blindate,
serrate
d’astuzia e egoismo
Quegli
occhi che vedono altro
sfondando
il muro del sogno
toccando
realtà alternative… con mani tremanti.
Cambiare
comincia da lì
da
quel che si vede … e non credi
da
quel ch’è al di là dell’osare.
Morali
bigotte e regole scritte col sangue
dei
molti che dire non seppero … Sì!
Nei
roghi sfumati nel tempo
che
bruciano ancora le carni di eretici e vecchi ribelli
E
di donne che dissero al mondo ignorante d’un loro potere segreto.
Son
occhi che guardano indietro
che
vedono avanti, nel gioco d’un tempo gaglioffo
E
torna e ritorna … non è mai andato via.
E
vedi che scorre, che fluido si snoda
il
fiume di questo racconto … né fine né inizio
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