sabato 20 luglio 2019

LETTERA AD UN AMICO




Non potevo immaginare, amico mio
ed ancor meno pensar nei nostri anni,
a vento in faccia e a cuore fuor del petto …
non potevo certo vedermi così, come oggi sono.
Immaginare il mondo attorno a me
di crudezza e crudeltà e d'egoismo folle.
Non in quegli anni, amico mio
Mentre noi inseguivamo il sole ed amavam la Luna.
Non potevo vedermi quasi cieco
sordo, vecchio senza poter far nulla.
Appoggiando alla parola scritta
l'ultima mia speranza, non lo vedevo
Non potendo soprattutto immaginare l'uomo,
la donna ed il terzo e quello che si vuole
in questo tempo … in questi anni bui.
Poi dissero di piombo gli anni nostri, ma c'era luce
confronto all'oggi cupo, venato d'egoismo e crudeltà
con il cinismo ch'è diventato moda e modo
Pensavamo alla pace e parlavam d'amore … noi
eravamo anche furiosi, ma almeno l'avevamo, questa rabbia
Oggi si mangia pane con la rassegnazione e senso di una sconfitta
Come se i nostri anni fossero errore, cancellati
con quel che c'era dentro bello e buono
L'essere umano oggi non lo vede quell'orizzonte nostro
perchè non spera più … sa che è finito, lo sente!
Troppa nebbia offusca ogni speranza...
Come lemming cercando giù, nell'orrido, una folle soluzione.
Uccise sia speranza che giustizia, tiriamo avanti
mentre del Dio Denaro cantan gloria.



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